MODELLO DOMUS
SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE
PROSPETTIVE NEL MONDO DEL LAVORO
CULTURA & CREATIVITA’, coniugando questo binomio è stato creato il Modello di Sviluppo della Domus ‘Fanciullo sul delfino’, Sito Archeologico I° sec. a.C. Con l’impegno operoso e intelligente da parte di talenti motivati dalla passione, originalità e dinamicità, operando ai sensi del Codice dei Beni Culturali DL 42/2004, seguendo le linee guida del MIUR, si è voluto realizzare qualcosa di innovativo per raggiungere maggiore competitività, nuove e più ampie frontiere. Sono impegnate professionalità intellettuali e tecnologiche, formate da un know how costruito con esperienza e rigore scientifico, arricchito dal proprio estro creativo, frutto della cultura e delle tradizioni del territorio. La Domus è l’insieme di attività che, partendo da quelle più direttamente collegate al patrimonio culturale (gestione di siti archeologici, musei, biblioteche, archivi, salvaguardia del patrimonio, restauratori ecc.), spazia poi nel terziario dell’information and communication technology (editoria tradizionale, pubblicità, marketing, musica, videogiochi, software) per arrivare alla manifattura made in Italy, quella che si ritrova nell’artigianato artistico fino a quella della medio-grande impresa che esporta all’estero. Modello che ha contribuito a fare la fortuna di molti prodotti italiani nel mondo. Per la valenza storica dei resti archeologici, per le soluzioni tecniche adottate per lo scavo, per le opere di musealizzazione realizzate, per la gestione del Sito e la sua valorizzazione la Domus esprime esperienze e valori certi, riconosciuti e di prestigio. Significativa è l’azione sinergica tra Pubblico e Privato. La Domus è stata portata alla luce ed è gestita con risorse private pur essendo stata demanializzata e a tutti gli effetti è Bene Culturale del Patrimonio dello Stato. Rappresenta un esempio di modello gestionale misto, auspicato dalle attuali politiche economiche e dal MIBACT. Il Modello Domus è interprete dei moderni sistemi produttivi ispirati allo stretto legame tra cultura, creatività e sviluppo sociale. Svolge la funzione di divulgazione della cultura con metodi innovativi rivolti all’intero target socio-educativo. Intende fare accrescere nei giovani le motivazioni allo studio, guidarli nella scoperta delle evocazioni personali, superare la disgiunzione tra momento formativo ed operativo, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze maturate “in situ”. Fa leva su due asset che lo rendono unico, creatività unita alla cultura. Immenso patrimonio immateriale e materiale fatto di storia, origini e tradizioni, per formare profili specialistici legati alle risorse storiche e tradizionali e aprire importanti spazi occupazionali.
DATI ISTAT
Un’indagine promossa da Unioncamere per individuare all’interno dell’ordinamento economico nazionale quali siano le attività produttive con maggiori possibilità di sbocchi occupazionali indica tra i primi posti il Sistema Produttivo Culturale. Il Sistema Produttivo Culturale è costituito al suo interno da due importanti segmenti: le industrie creative (architettura, comunicazione e branding, design e produzione di stile, artigianato) che contribuiscono con poco più di 301mila imprese a quasi la metà (47,1%; 35,7 miliardi di euro) del valore aggiunto complessivo prodotto da tale sistema, da un lato; e dalle industrie culturali – nel senso stretto del termine (film, video, radio-tv, videogiochi e software, musica, libri e stampa) - che con oltre 114mila imprese contribuiscono ad una altrettanta significativa quota (46,5%; 35,3 miliardi di euro) del valore aggiunto prodotto.